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La rabbia del bambino fino ai 6 anni
La rabbia e l’aggressività nei bambini in età prescolare.

Oggi vi parlerò della rabbia e dell’aggressività dei nostri bambini in età pre-scolare. Solitamente l’esclusione di rabbia dei bambini ci fa molta paura. Ci sembrano innaturali e sopratutto non sappiamo come gestirle.
Ma, in realtà, la rabbia é un modo per comunicare. Anzi, l’aggressività, secondo lo psicoanalista Winnicott, é addirittura necessaria per crescere. La crescita è un atto aggressivo. Del resto, aggressività, dal latino adgredior vuol dire proprio camminare in avanti, muoversi e per esempio verso i tre anni i bambini cominciano a dire i famosi “No” con tono molto deciso, a volte addirittura rabbioso. E quello è proprio un esempio di aggressività sana usata per affermare il loro senso d’identità e differenziarsi dagli altri.
Quindi, niente paura di fronte alla rabbia.
Cerchiamo piuttosto di capire che cosa ci sta cominciando quel bambino con i suoi musi lunghi, gli oggetti sbattuti per terra, le urla, i pianti, addirittura a volte morsi, calci, graffi, tirate di capelli. Ci sta comunicando un suo malessere e ci sta chiedendo aiuto e quindi dobbiamo un po’ capire che emozione ci sta sotto.
Le cause della rabbia nei bambini
Solitamente i bambini si arrabbiano quando sono frustrati o si sentono frustrati in un loro bisogno evolutivo importante. Un bisogno fisico, per esempio tutti sappiamo quando diventano irritati e arrabbiati i bambini quando sono molto stanchi dovrebbero dormire e non ci riescono.
Oppure un bisogno psicologico di attenzione, di tempo dedicato a loro, di giocare insieme, di essere apprezzati nei loro sforzi nelle loro piccole conquiste e se questo viene a mancare i bambini si sentono non visti, inesistenti e quindi vanno in ansia e si arrabbiano.
Oppure i bambini si arrabbiano quando non riescono a fare un gioco o a fare un compito e si sentono inadeguati ed incapaci ed allora sta all’adulto incoraggiarli e mai oppure compiti troppo superiori alle loro capacità. Rassicurarli che col tempo potranno imparare, quindi è importante cercare di mantenere sempre la calma per quanto sia difficile, non sentirsi attaccati personalmente e non reagire in modo impulsivo e simmetrico arrabbiandosi.
Invece dobbiamo sforzarci di capire l’emozione del bambino, aiutarlo a darle un nome quindi a tradurla con le parole e mettendosi nei suoi panni e non colpevolizzare i suoi sentimenti e le sue emozioni ma porre dei limiti ai comportamenti. Insomma in altri termini: ok sei arrabbiato e hai tutto il diritto dii essere arrabbiato, ma questo non ti autorizza a spaccare gli oggetti e mollare un calcio a tuo fratello, per esempio.
Bene, in questo modo sarà possibile affrontare la rabbia senza andare in panico e sopratutto aiutare i bambini a loro volta a riconoscerla e tenerla sotto controllo.
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