Come educare i nostri figli al rispetto e all’accettazione della diversità altrui

Oggi vi parlerò di come educare i nostri figli al rispetto e alla accettazione della diversità altrui: cosa tanto più importante al giorno d’oggi in un mondo che diventa sempre più multietnico ma, allo stesso tempo, anche sempre più allergico e intollerante alla diversità e al “non-perfetto”.

Sappiamo che ogni essere umano è diverso dagli altri quindi la diversità è una cosa normale e insegnare a rispettare gli altri per quello che sono è il primo passo per educare i bambini ad accettare altre diversità.

Da qui potranno quindi imparare ad accettare le diversità anche più evidenti: diversità di genere, di etnia, di religione, di lingua, di cultura e  fisiche.

Agli adulti, spesso, il diverso fa paura perché obbliga a mettere in discussione abitudini, convinzioni, i valori . Quindi, per difendere le nostre certezze, spesso rifiutiamo il diverso.

Ci rifiutiamo addirittura di conoscerlo e ci adagiamo in pregiudizi perlopiù svalutanti. Invece, i bambini di solito sono curiosi verso tutto ciò che è diverso e infatti se vedo una persona con la pelle del colore diverso, oppure vestito secondo forgia di un’altra cultura, o chi per una particolarità fisica o psicologica, comportamenti strani, di solito, ci chiedono perché.

Quindi sta a noi adulti aiutarli a sviluppare e mantenere questa curiosità anziché instillare i pregiudizi. E le paure e quindi far capire che il compagno cinese o maghrebino,  oppure sordo o paraplegico,  o il signore che cammino per strada con il bastone bianco occhiali scuri accompagnato dal cane o la signora che al velo sul capo, sono persone come tutte le altre con delle specificità,  con le loro risorse e con i loro limiti.

Il modo migliore per educare i bambini ad accettare le diversità è proprio quello di poterle fare esperienza in famiglia a partire da quando si è piccoli. È dunque importante che i genitori si rispettino tra di loro, che il bambino si senta rispettato per quello che è, per la sua specificità e non obbligato ad attenuarsi a un modello precostituito, ma libero di fare un po’ le cose a modo suo della quotidianità.  È importante anche che i genitori abbiano un atteggiamento di apertura, di accoglienza, di inclusività e di non-giudizio verso tutte le altre persone.

È importante, infine, che i genitori abituino i bambini a considerare le varie disabilità fisiche o psichiche come un modo diverso di essere, non come un disvalore.

Un modo che magari richiede fatica in più ma che non è solo una limitazione ho una mancanza, ma può anche essere una grossa risorsa. Quindi il modo migliore per accettare le diversità e accettarle e proprio quello di fargliene esperienza fin dalla prima infanzia.